Il controllo del peso nella prevenzione delle patologie

Molto spesso si sente questo consiglio da parte del medico: “Per stare meglio, dovrebbe perdere peso”. Tale consiglio viene solitamente preso dal paziente alla leggera e, a seconda della patologia, si cerca di ricadere esclusivamente su scelte terapeutiche più comode, come, ad esempio, l’assunzione di farmaci antidolorifici, farmaci per il controllo del colesterolo, dell’iperglicemia o della pressione. I farmaci, in generale, possono darci un grande aiuto nella gestione di patologie complesse ma non bisognerebbe abusarne o considerarli come l’unica possibilità, soprattutto se esistono soluzioni più funzionali e naturali.

Perché il controllo del peso è importante per il nostro stato di salute?

Nell’ambito osteoarticolare, minor peso vuol dire meno carico sulle articolazioni e,  quindi,  riduzione di stress e degenerazione articolare. Solitamente,  una persona è in sovrappeso o obesa perché mangia molto e si muove poco. Meno movimento vuol dire muscoli ridotti di volume e,  quindi,  metabolismo più lento, meno sostegno al corpo, posture viziate e ancora maggior stress sulle strutture articolari. Invecchiando e con l’insorgenza di altre patologie – quali artrosi primaria o secondaria, sarcopenia (perdita di massa muscolare) – mantenere la propria massa magra, riducendo quella grassa, aiuta a ridurre non di poco i problemi.

Il sovrappeso,  a livello sistemico,  espone a ipertensione e ad un aumento dei trigliceridi circolanti. Questi sono fattori predisponenti per la formazione di placche nei vasi sanguigni con,  tutte le gravi conseguenze che ciò può portare (trombi, emboli, ictus). Inoltre,  l’accumulo esagerato di grasso a livello corporeo interferisce con la funzione dell’insulina e con la sua capacità di regolare efficacemente il riassorbimento del glucosio circolante, fino a portare al diabete. Questa condizione determina fenomeni ossidativi e lesivi verso il microcircolo sanguigno e delle piccole fibre nervose. Il piede diabetico o l’insufficienza renale,  ad esempio,  sono le estreme conseguenze di questa condizione.

La salute dei singoli è la salute della comunità

In quanto persone e cittadini abbiamo una grande responsabilità verso noi stessi, i nostri figli e verso la comunità nel ricercare il miglior stato di salute possibile. Esporsi a situazioni predisponenti a malattie invalidanti non aiuta noi stessi né la comunità in cui viviamo. Se al maggior invecchiamento della popolazione aggiungiamo scelte sbagliate dei singoli, ciò aumenta il peso che il nostro sistema sanitario dovrà gestire in futuro.

Risulta,  dunque,  importante non prendere alla leggera i consigli medici circa la necessità di controllo del peso: scuse quali la predisposizione o l’abitudine non risultano essere valide giustificazioni. Invece sarebbe opportuno eseguire almeno tre ore di attività fisica ogni settimana. Questa attività dovrebbe essere stimolante, armonica e coinvolgere tutte le parti del corpo. Un buon luogo di allenamento è la palestra dove è possibile, grazie anche alle macchine, fare un lavoro completo per il nostro fisico. A questo andrebbe associato un regime alimentare con meno carboidrati e grassi e più proteine. Qualora si fosse in difficoltà, esistono figure quali:

  • dietologi e nutrizionisti che possono insegnarci a mangiare correttamente e senza grandi privazioni;
  • fisioterapisti e personal trainer che possono insegnare alle persone a muoversi meglio e di più.

Anche in presenza di patologie conclamate, il mantenimento di uno stile di vita il più sano possibile ha un ruolo fondamentale nella gestione della patologia.

La società di oggi, basata sul consumismo e sull’ampia disponibilità di alimenti ipercalorici non ci aiuta, ma imparare a mangiare correttamente e a muoverci di più fin da piccoli ha un chiave nella prevenzione, per noi stessi, i nostri cari e la comunità in cui viviamo.

Dott. Jacopo Galusi – Fisioterapista specializzato in terapia manuale, Osteopata D.O.

Dott. Maxim Filippi Makarov – Fisioterapista specializzato in terapia manuale, Osteopatia D.O.

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