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Come si presenta il dolore cervicale

Il dolore cervicale – nel linguaggio medico cervicalgia – è uno dei disturbi muscolo scheletrici più frequenti e può colpire persone di tutte le età, ma prevalentemente anziani e chi conduce una vita sedentaria. La cervicalgia è un disturbo spesso cronico o ricorrente, di intensità variabile, da moderata fino a divenire invalidante. Può essere accompagnata da mal di testa, vertigini, nausea, difficoltà nel mantenimento dell’equilibrio, dolore alla fronte, senso di oppressione dietro la nuca, sensazione di intorpidimento alle spalle e formicolio agli arti superiori; inoltre, sovente si riscontrano contratture muscolari dolorose e rigidità articolare, con limitazione ai movimenti del collo – soprattutto in rotazione -, rigidità toracica con sensazione di dolore e pesantezza nella zona tra le scapole.

Le cause del dolore cervicale

Le cause della cervicalgia possono essere molteplici. Tra di esse troviamo

  • l’artrosi cervicale (un processo cronico e degenerativo delle vertebre cervicali favorito dall’età)
  • i fattori traumatici, come ad es. colpi di frusta.
  • Non vanno inoltre sottovalutate vita sedentaria e cattive posture mantenute a lungo.
  • Tra le cause dei dolori cervicali possiamo trovare anche l’ernia discale che, in conseguenza di una degenerazione importante dei dischi tra le vertebre, comprime le radici nervose degli arti superiori causando alterazioni di sensibilità e di forza oltre a dolore di grado severo, tutti sintomi questi che richiedono la valutazione di un neurochirurgo.

I rimedi del dolore cervicale

  1. A nostro avviso la prima cosa da fare è una corretta valutazione funzionale per identificare le strutture coinvolte nella comparsa del dolore.
  2. In un secondo momento, questa valutazione può essere supportata da esami strumentali come raggi-x o risonanza magnetica.

Per fortuna, nella maggioranza dei casi, tutti i problemi alla base dei dolori cervicali sono risolvibili con la fisioterapia, mentre quelli che richiedono un intervento chirurgico sono molto rari. Di conseguenza, si procede con terapia manuale ed eventuali terapie fisiche per il recupero dell’articolarità e dell’elasticità delle strutture coinvolte. Una volta risolta la fase critica, si consigliano un’attività fisica regolare ed esercizi specifici di mantenimento che costituiscono un ottimo strumento di prevenzione.
Dott. Maxim Filippi Makarov

Fisioterapista, Specialista in Terapia Manuale, Osteopata D.O.