La sinergia tra fisioterapista e personal trainer

La sinergia tra un fisioterapista e un personal trainer può essere estremamente vantaggiosa per chiunque stia cercando di migliorare la propria salute e forma fisica. Entrambi svolgono ruoli complementari, contribuendo a garantire che un individuo raggiunga i propri obiettivi in modo sicuro ed efficiente.

Quali sono le differenze tra un fisioterapista e un personal trainer?

Il personal trainer e il fisioterapista sono professionisti che lavorano nel campo della salute e del benessere, ma hanno ruoli distinti e formazione diversa. Mentre entrambi possono essere coinvolti nella gestione del dolore muscoloscheletrico, ci sono alcune differenze chiave nelle loro competenze e nell’approccio alla cura del dolore.

  1. Formazione ed Educazione:
    • Personal Trainer: I personal trainer sono solitamente esperti di fitness e esercizio fisico. La loro formazione si concentra sulla progettazione di programmi di allenamento, sulla corretta esecuzione degli esercizi e sulla motivazione del cliente.
    • Fisioterapista: I fisioterapisti, d’altra parte, hanno una formazione più avanzata in anatomia, fisiologia e patologia. Sono esperti nella valutazione e nel trattamento di condizioni fisiche e muscolari. La loro formazione è più mirata alla riabilitazione e al trattamento specifico del dolore e delle disfunzioni fisiche.
  2. Valutazione Clinica:
    • Personal Trainer: Possono condurre valutazioni fisiche generali e stabilire programmi di allenamento in base alle esigenze e agli obiettivi del cliente, ma spesso non sono in grado di valutare condizioni mediche specifiche o trattare patologie.
    • Fisioterapista: Hanno competenze avanzate nella valutazione clinica. Possono valutare problemi muscoloscheletrici associati o meno alla postura, identificare disfunzioni muscolari e articolari, e progettare programmi di trattamento specifici per ridurre il dolore e migliorare la funzionalità.
  3. Interventi Terapeutici:
    • Personal Trainer: Si concentrano principalmente sull’allenamento fisico per migliorare la forza, la flessibilità, la resistenza e la forma fisica generale. Possono dare consigli su stili di vita sani e incoraggiare l’adozione di comportamenti salutari.
    • Fisioterapista: Utilizzano una varietà di tecniche terapeutiche, tra cui esercizi terapeutici, terapie manuali, terapia fisica e modalità di gestione del dolore per trattare specificamente le condizioni patologiche e ridurre il dolore.
  4. Focus sul Dolore e sulla Riabilitazione:
    • Personal Trainer: Possono essere coinvolti nella gestione del dolore attraverso l’allenamento appropriato, ma il loro focus principale è sulla condizione fisica generale e la prevenzione.
    • Fisioterapista: Sono specializzati nella gestione del dolore attraverso interventi specifici mirati a migliorare la funzionalità, ridurre l’infiammazione e promuovere la guarigione.

In sintesi, il personal trainer è più orientato alla promozione della salute e della forma fisica, mentre il fisioterapista è specializzato nella gestione del dolore, nella riabilitazione e nel trattamento di condizioni muscolo scheletriche specifiche. In molti casi, il lavoro di entrambi può essere complementare, con il personal trainer che si occupa della prevenzione e del miglioramento generale della forma fisica, mentre il fisioterapista si concentra sulla gestione specifica del dolore e sulla riabilitazione.

Come possono collaborare insieme un fisioterapista e un personal trainer?

La collaborazione tra un personal trainer e un fisioterapista dovrebbe essere articolata come segue:

  1. Valutazione iniziale con il fisioterapista:
    • Il fisioterapista può condurre una valutazione iniziale per identificare eventuali condizioni preesistenti, limitazioni fisiche o rischi di infortunio.
    • Il fisioterapista può suggerire modifiche specifiche agli esercizi o al programma di allenamento per adattarsi alle esigenze individuali del cliente.
  2. Comunicazione costante:
    • Il personal trainer e il fisioterapista dovrebbero mantenere una comunicazione aperta e costante per condividere informazioni sul progresso del paziente/cliente, eventuali problemi o adattamenti necessari.
    • La collaborazione continua consente di apportare modifiche al programma di allenamento in base alle raccomandazioni del fisioterapista.
  3. Adattamento degli esercizi:
    • Il personal trainer può adattare gli esercizi in base alle indicazioni del fisioterapista per evitare ulteriori danni o stress e garantire che il cliente esegua gli esercizi in modo sicuro.
    • Il fisioterapista può fornire suggerimenti su modifiche specifiche agli esercizi per affrontare condizioni mediche o lesioni preesistenti.
  4. Programmazione del recupero:
    • Il fisioterapista può lavorare con il personal trainer per sviluppare un programma di recupero che includa esercizi terapeutici, stretching e altre modalità per migliorare la mobilità e ridurre il rischio di infortuni.
    • Il personal trainer può integrare queste attività di recupero nel programma di allenamento del cliente.
  5. Educazione del cliente:
    • Entrambi i professionisti possono contribuire all’educazione del cliente. Il fisioterapista può spiegare le condizioni fisiche specifiche e fornire istruzioni sulla gestione delle lesioni, mentre il personal trainer può educare il cliente sulla corretta esecuzione degli esercizi e su come prevenire lesioni future.
  6. Obiettivi comuni:
    • Personal trainer e fisioterapista dovrebbero collaborare per stabilire obiettivi realistici e sostenibili per il cliente, tenendo conto delle esigenze fisiche e delle limitazioni.

La sinergia tra personal trainer e fisioterapista crea un approccio olistico alla salute e al fitness, garantendo che l’allenamento sia personalizzato e sicuro. Questa collaborazione può essere particolarmente utile per coloro che hanno condizioni mediche preesistenti o che stanno recuperando da infortuni.

Il paziente è sempre dipendente dalle cure fisioterapiche?


La dipendenza di un paziente o cliente dal fisioterapista dipende da diversi fattori, tra cui

  • la natura della condizione fisica;
  • la presenza di un infortunio pregresso o la presenza di malattia;
  • la risposta individuale al trattamento;
  • la pratica di sport altamente impattanti e traumatici;
  • il piano di gestione adottato.

In generale, l’obiettivo della fisioterapia è quello di facilitare il recupero e l’autonomia del paziente, riducendo gradualmente la dipendenza da trattamenti terapeutici regolari.

Ecco alcuni punti da considerare:

  1. Fase iniziale di trattamento: In fase iniziale, specialmente quando il paziente è in fase di recupero da un infortunio significativo o intervento chirurgico, la dipendenza dal fisioterapista può essere più marcata. Il paziente potrebbe richiedere sessioni frequenti per imparare gli esercizi, migliorare la mobilità e ridurre il dolore.
  2. Educazione e autonomia: Un obiettivo chiave della fisioterapia è educare il paziente su come gestire la propria condizione. Ciò include insegnare esercizi terapeutici da eseguire a casa, strategie di prevenzione degli infortuni e l’adozione di uno stile di vita sano. Man mano che il paziente acquisisce conoscenze e competenze apllicabili anche durante la pratica sportiva, la dipendenza dal fisioterapista può diminuire se non cessare.
  3. Programmi di esercizio a lungo termine: La fisioterapia spesso include programmi di esercizio personalizzati. Dopo una fase iniziale di supervisione, il paziente è incoraggiato a continuare gli esercizi autonomamente eventualmente supportati da un personal trainer. La responsabilità personale nell’aderire al programma di esercizio è fondamentale per il successo a lungo termine.
  4. Follow-up periodici: Anche dopo il termine delle sessioni di fisioterapia, il paziente può avere bisogno di follow-up periodici per monitorare il progresso, apportare eventuali modifiche al programma e affrontare nuove sfide. Tuttavia, l’obiettivo è rendere il paziente autonomo nel mantenere il proprio benessere. Se è presente una rapporto con un personal trainer il fisioterapista può ricevere informazioni più dettagliate sui progressi della persona e dare degli spunti di lavoro ulteriore al professionista che segue la persona durante l’attività fisica.
  5. Condizioni croniche: In alcuni casi, come nelle condizioni croniche, il paziente potrebbe richiedere un monitoraggio e trattamenti periodici a lungo termine. Tuttavia, la fisioterapia può ancora concentrarsi sulla gestione e sull’aumento dell’autonomia del paziente e il personal trainer che vede con più frequenza il paziente durante le sessioni di allenamento può rappresentare un valido alleato per il lavoro di entrambi i professionisti e del paziente stesso.

È importante sottolineare che la dipendenza dal fisioterapista dovrebbe essere gestita attentamente. Un buon fisioterapista incoraggia il paziente a diventare parte attiva del proprio processo di guarigione, promuovendo la responsabilità personale e la consapevolezza dell’autocura. Il coinvolgimento del paziente nel processo di guarigione è essenziale per il successo a lungo termine e la prevenzione delle dipendenze eccessive.

La persona è sempre dipendente da un personal trainer?

No non sempre, il concetto di dipendenza da un personal trainer dipende da vari fattori, tra cui:

  • la personalità del paziente/cliente;
  • gli obiettivi di fitness;
  • la difficoltà dello sport praticato;
  • il livello di motivazione del cliente;
  • la struttura dell’allenamento.

In generale, l’obiettivo di un buon personal trainer è quello di educare e fornire gli strumenti necessari affinché il cliente possa gestire autonomamente il proprio programma di fitness nel tempo.

Un personal trainer solitamente svolge un ruolo educativo, insegnando esercizi appropriati, tecniche di allenamento, principi di nutrizione e fornendo motivazione. Inoltre, il personal trainer può aiutare a stabilire obiettivi realistici e sviluppare un programma personalizzato.

Tuttavia l’idea è che nel corso del tempo la persona acquisisca conoscenze sufficienti per allenarsi autonomamente. Questo non implica necessariamente una dipendenza permanente. Molte persone iniziano con l’assistenza di un personal trainer per acquisire confidenza e competenza, ma successivamente possono continuare ad allenarsi da sole. Situazione diversa è rappresentata dalla necessità del cliente di partecipare a gare e competizioni nell’ambito del fitness: questa situazione richiede un monitoraggio più attento e costante per arrivare al massimo della preparazione atletica possibile.

Nella maggior parte dei casi la chiave per un rapporto sano è che il cliente impari progressivamente a gestire il proprio fitness in modo indipendente, con il supporto occasionale o periodico del personal trainer per aggiornamenti, revisioni e nuove sfide.

Quanto è importante la scelta del fisioterapista o personal trainer nel proprio percorso di salute?

Fondamentale infatti ogni fisioterapista o personal trainer è un professionista con competenze, esperienze e approcci unici. Esistono diverse variabili che determinano la qualità e l’efficacia di un fisioterapista o personal trainer, e non è corretto generalizzare che uno valga l’altro senza tener conto di questi fattori. Ecco alcune considerazioni importanti:

  1. Formazione ed Educazione: La formazione e l’educazione sono fondamentali. Un fisioterapista dovrebbe avere una laurea in fisioterapia e una licenza di esercizio, mentre un personal trainer dovrebbe avere una laurea in scienze motorie e/o essere certificato da organizzazioni riconosciute nel settore.
  2. Esperienza: L’esperienza pratica può fare la differenza. Un professionista con anni di esperienza, soprattutto in un determinato sport, può avere una comprensione più approfondita dei bisogni e delle sfide dei pazienti/clienti.
  3. Approccio Personale: Ogni persona è diversa, quindi un buon fisioterapista o personal trainer dovrebbe essere in grado di adattare i loro approcci per soddisfare le esigenze specifiche di ciascun individuo.
  4. Comunicazione: La capacità di comunicare in modo chiaro e comprensibile è essenziale. Sia un fisioterapista che un personal trainer dovrebbero essere in grado di spiegare concetti complessi in un modo che il cliente possa capire. Ed è necessario che i due professionisti possano inoltre confrontarsi con un linguaggio comune sui problemi e necessità delle persone assistite.
  5. Etica Professionale: La professionalità, l’etica e il rispetto sono aspetti cruciali. Un buon professionista dovrebbe rispettare la privacy del cliente, fornire informazioni accurate e aderire a standard etici elevati.
  6. Aggiornamenti e Formazione Continua: Il campo della salute e del fitness è in continua evoluzione. I professionisti dovrebbero impegnarsi nella formazione continua per rimanere aggiornati sulle nuove ricerche, tecniche e sviluppi nel settore.

È importante fare ricerche e intervistare diversi professionisti prima di sceglierne uno. La fiducia e la compatibilità con il professionista scelto sono essenziali per ottenere risultati positivi e garantire una buona esperienza di collaborazione.

Dott. Jacopo Galusi – Fisioterapista specializzato in terapia manuale, Osteopata D.O., Master ISICO.

Dott. Maxim Filippi Makarov – Fisioterapista specializzato in terapia manuale, Osteopatia D.O.

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